Vitaliano De Angelis L'OPERA

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Galleria

Disegni

Quello di De Angelis è un autentico agguato, un ostinato stare all’erta per cogliere il “senso” della figura e coniugarne tutti i possibili atteggiamenti, movenze, espressioni. Non conta la resa realistica, ma la resa gestuale, non l’accostamento al vero, ma la sintesi plastica. Tanto che la figura ad un certo punto diventa quasi il luogo metaforico in cui si avvera il corpo della scultura, il segno simbolico che permette tutte le esplorazioni (divagazioni) formali.

Luigi Meneghelli: Vitaliano De Angelis, Quaderni “Artisti italiani d’oggi”, Edizioni d’Arte Ghelfi, Verona, 1994.

I disegni di Parigi sono invece assolutamente autonomi, nel senso che costituiscono un settore di documentazione e di ricerca visiva specificamente concepita come disegno appunto. Penso soprattutto, per esemplificare, ai “reportages” che vorrei dire urbani, segnatamente parigini, nei quali De Angelis fornisce immagini assai eloquenti di luoghi, climi, eventi, personaggi rappresentativi di una condizione umana del nostro tempo che l’artista osserva con un atteggiamento insieme di partecipazione simpatetica e di distanza critica.

Nicola Micieli: Maestri della scultura europea. Vitaliano De Angelis, a cura di Nicola Micieli, Ediarte, Verona, 1998, p. 13.